Brutti ma buoni

Brutti ma buoni

Li preparava mia nonna, li preparava mia mamma ed oggi li preparo io, e spero che un giorno li prepareranno le mie figlie ai loro bambini!

Ultimamente sono in una fase della mia vita dove ho voglia di riprendere solo le ricette della tradizione popolare, quelle semplici e genuine che ci fanno stare bene anche mentre le prepariamo. Mi piace tramandare alle mie figlie quei sapori e quei profumi che risvegliano in me tempi passati e ricordi lontani, ma mi piace anche insegnare a loro che con poco si possono fare grandi ricette e che in cucina non si spreca niente!

Quando torno nella vecchia casa di famiglia vado in soffitta e rispolvero vecchi libri, mi fa stare bene rifare le ricette semplici fatte con niente, ma ricche di gusto e di benessere!

L’aria è profumata di erba appena tagliata e per raggiungere il casale ormai abbandonato attraverso il viale di tigli che in primavera si riempiono di fiori…

Casale

Scalinata

Uova biscotti

Brutti ma buoni, biscotti particolari e ricchi di gusto

Croccanti e dalla forma irregolare, il nome descrive bene il loro aspetto, questi biscottini sono, infatti, dolcetti deliziosi, genuini e croccanti, ideali da mangiare in ogni momento della giornata, della serie “uno tira l’altro“.

Sono così particolari che riscuotono sempre un grande successo. I brutti ma buoni sono biscotti poveri, originari del nord Italia tra Piemonte e Lombardia, ma diffusi ormai in tutte le regioni, con piccole varianti che non alterano l’essenza di una ricetta che ha nella semplicità il segreto del proprio successo.

La ricetta prevede la realizzazione di una meringa per la base impreziosita da frutta secca come mandorle o nocciole e aromatizzata a piacere con vaniglia o cannella. Di solito io li preparo per recuperare gli albumi delle uova utilizzate per altri dolci che, inevitabilmente finirebbero per essere buttati via, a meno che non abbiate voglia di utilizzarli per una maschera facciale molto nutriente e dall’effetto lifting! Vedi il Post QUI

Che siate amanti dei brutti ma buoni o non li abbiate ancora mai provati, oggi è il giorno giusto per cominciare a farli in casa: seguite la mia ricetta e godetevi la soddisfazione di un risultato eccellente!

I brutti ma buoni si conservano per 7-8 giorni, chiusi in una scatola di latta, ma vedrete che non ce ne sarà bisogno!

BRUTTI MA BUONI

Brutti ma buoni: ecco gli ingredienti

La lista della spesa per 22/24 biscottini

  • 150 gr di albumi

  • 200 gr di zucchero

  • 300 gr fra nocciole e mandorle

Ricetta dei brutti ma buoni

Prendete le nocciole e tritatele insieme alle mandorle grossolanamente.

Montate a neve gli albumi con un pizzico di sale. Quando inizieranno a schiumare, aggiungete poco alla volta lo zucchero fino a montarli a neve ferma.

A questo punto unite anche delicatamente le nocciole e le mandorle tritate. Amalgamate bene e ponete il composto in una casseruola con il fondo pesante. Fate cuocere su fuoco moderato mescolando con un cucchiaio di legno. Quando il composto inizierà a staccarsi dal fondo e dalle pareti della casseruola togliete dal fuoco. Aiutandovi con due cucchiai formate tante palline e distribuitele leggermente distanziate le une dalle altre su una teglia rivestita con carta da forno.

Cuocete i brutti ma buoni in forno caldo statico preriscaldato a 130° per 45 minuti. Devono asciugare senza bruciare: all’interno dovranno risultare asciutti e non molli, ma tenete presente che, raffreddandosi, si induriranno un po’; regolate la cottura di conseguenza, in base alle caratteristiche del vostro forno. Potrebbe volerci qualche minuto in più o in meno (per questo motivo potete anche cuocere una prima infornata con pochi biscotti in modo da regolarvi meglio per i successivi!). Sfornateli e lasciateli raffreddare.

Potete anche decorarli con dello zucchero a velo e gustarli a qualsiasi ora della giornata! 🙂

RICETTA BRUTTTI MA BUONI

Scatola di latta

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